Parlare, comunicare costantemente con il cliente è diventata un’esigenza sempre più avvertita dalle aziende. Serve a tastare continuamente il mercato e le nuove tendenze, a tenere sotto controllo i propri clienti e, soprattutto, a conquistarne di nuovi.

La sfida è non limitarsi ad offrire solo prodotti o servizi, ma anche contenuti di valore. Fornire, cioè, al lettore un’informazione utile, agile e accattivante. Sicuramente non è impresa facile: parlare della propria storia, del proprio brand senza essere ridondanti e noiosi non è esattamente una passeggiata.

Ci vuole studio e applicazione. Bisogna essere bravi a trovare le parole giuste, a dosare tempi e contenuti, soprattutto perchè il messaggio da veicolare con successo deve attraversare necessariamente tutti i canali social.

In questa sfida il blog può essere un buon alleato, a patto che sia ben strutturato e organizzato e, soprattutto, costantemente aggiornato. Sui social bisogna starci e starci bene. Con una presenza costante e incisiva che non deve mai essere invasiva.

Il blog è un elemento cruciale all’interno di una buona strategia di content marketing (tecnica che pone l’attenzione su contenuti in grado di coinvolgere e ingaggiare gli utenti informandoli) e, se usato in modo corretto, può davvero fare la differenza e aiutare l’azienda a mettere il consumatore al centro della propria comunicazione, centrando l’obiettivo di farsi conoscere, prima, e di fidelizzarlo, in un secondo momento.

Il blog è lo spazio per un racconto più dettagliato e approfondito che, sempre nel sacro rispetto delle regole della scrittura per il web, può e deve andare oltre la lunghezza canonica di un post su Facebook o un tweet, per ospitare riflessioni e contributi anche esterni, magari di esperti e operatori di settore.

Poi, naturalmente, tutto va condiviso sui canali social, perché è lì che ci giochiamo buona parte della nostra partita. Una volta condiviso, guai a perdere di vista la nostra creazione. Va monitorata costantemente, “coccolata” (curando e alimentando il dibattito, rispondendo a tutti i commenti, uno per uno) e vista crescere. Perché se si è fatto un buon lavoro crescerà, potete starne certi.

Solo quando avrò fatto tutto il suo percorso, sarà tempo di pensare ad altri contenuti per il blog. Senza dimenticare tutto quello di buono lasciato in rete dal testo precedente. Se dai commenti sono emersi spunti interessanti, se quel post ha aperto e alimentato un buon dibattito e sollecitato osservazioni calzanti e curiose, c’è già un buon punto di partenza dal quale rimettersi in marcia. Il ferro va battuto quando è caldo. In rete più che mai.

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